COMUNICATO STAMPA 16 GIUGNO 2015 SOMME URGENZE: SINDACO, GIUNTA E TECNICI ASSOLTI CON FORMULA AMPIA A distanza di cinque anni si scrive la parola fine su un altro procedimento giudiziario avviato in danno di questa maggioranza guidata dal sindaco Umile Bisignano. Insieme al sindaco risultavano inquisiti e quindi rinviati a giudizio, per falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico, i membri di quell’esecutivo: Antonello Gallo, Damiano Grispo, Franco Vocaturo, Francesco Falcone e Arturo Vilardi. Insieme ai politici, l’allora PM Claudio Curreli, a seguito delle indagini portate avanti dai Carabinieri, aveva rinviato a giudizio anche tre tecnici del Comune: l’ingegnere Umile De Bartolo che allora dirigeva il settore dei lavori pubblici e i geometra Franco Nicoletti e Francesco Ritacco. I fatti fanno riferimento ad una delibera di lavori per somme urgenze, la n. 65 del 2010. Dopo cinque anni dal rinvio a giudizio, ora, il giudice monocratico presso il Tribunale di Cosenza, Claudia Pingitore, dopo avere ascoltato il PM e le tesi difensive, ha assolto i politici ed i tecnici del Comune di Bisignano, perché il fatto non sussiste. Una sentenza che non lascia adito a dubbi e che smonta, pezzo per pezzo, le tesi accusatorie dell’ex PM Curreli basate sul sequestro degli atti e le relative indagini portate avanti dai Carabinieri. Gli indagati, ora riconosciuti innocenti dei reati loro ascritti, sono stati difesi dagli avvocati Nicola Carratelli, Pietro Perugini, Enzo Belvedere e Roberto Romei. Ma, oltre che un caso giudiziario, quello appena conclusosi, era diventato un caso politico tanto da spingere alcuni consiglieri di minoranza ad annunciare la costituzione di parte civile con l’intenzione, addirittura, di chiedere la Commissione di Accesso dopo aver chiesto le dimissioni di quegli “inquisiti” oggi ampiamente dichiarati innocenti. Questa Amministrazione, in attesa che al Sindaco Umile Bisignano, in sede di appello, venga riconosciuta la piena estraneità ai fatti contestati per i quali, oggi gli viene privato il sacrosanto diritto di amministrare, costituzionalmente previsto ed acclamato dagli elettori, continua il suo cammino tutto rivolto allo sviluppo della città ed a contrastare quanti, in maniera occulta e palese ne ostacolano la crescita.